L'INTERVISTA DI KOMBATMAGAZINE: MMA , Luca Ronchetti si racconta
KM – Ciao Luca. Quale è stato il percorso formativo che ti ha portato alle MMA?
Luca Ronchetti - Ciao ragazzi. Ho cominciato la mia esperienza nelle arti marziali a solo 13 anni, ho cominciato facendo judo, trasportato da mio fratello più grande. Iniziai ad allenarmi direttamente con il gruppo agonistico. Fu duro il primo periodo perché essendo tutti più bravi e più tecnici di me le prendevo sempre e comunque. Ma è anche grazie a loro che ho fatto subito buoni risultati, fino a raggiungere la desiderata e sudata cintura nera. Per motivi di lavoro, in seguito, ho dovuto abbandonare il Judo, ma nel frattempo vidi in una palestra una nuova arte marziale la chiamavano combattimento da strada. Rimasi affascinato. Ma fu con il Jeet Kune do ed il sanda e col maestro Vitalino Sestito che si aprì il mio percorso. I primi mesi mi riportarono indietro di circa 9 anni perchè per quanto mi applicassi ne prendevo veramente tante ma più ne prendevo e più mi applicavo. Poi, un giorno, il maestro comprò i primi tatami dicendo che avremmo iniziato una nuova disciplina chiamata grappling. Era una cosa curiosa e io che venivo dal judo pensai "che ci vuole". Il difficile era finalizzare l’avversario, e alla prima gara persi l'incontro per strangolamento. Nello stesso evento c'erano due che si sfidavano nello shooto full o vero combattimento in piedi con calci e pugni e a terra solo lotta niente colpi, mi prese anche se pensai che ere troppo dura come disciplina. Poco più tardi eravamo in palestra per preparci al primo incontro di vale tudo.
KM – Come hai vissuto il primo incontro nelle MMA?
Luca - Il giorno della gara fu un giorno come un'altro visto che nella mia carriera da judoka avevo sostenuto centinaia di gare, ma cambiò tutto quando salii sul ring, avevo paura ma non una paura intelligente cioè quella paura che magari ti fa riflettere su ciò che ti sta accadendo ma avevo paura perchè non sapevo proprio cosa fare ne tanto meno cosa ci facessi li. L'incontro duro poco mi feri sopra il sopracciglio riportando sei punti e la mia prima sconfitta nelle MMA.
KM – Cosa accadde in seguito?
Luca - tolto i punti ci siamo allenati con la sola consapevolezza che questo non era uno sport per tutti. Mi allenai molto di più in piedi e moltissimo a terra riportando anche il primo posto alla coppa Italia di grappling. La svolta della mia carriera fu quando sempre grazie al nostro maestro abbiamo iniziato a praticare il BJJ un’ arte marziale che prevede la lotta in piedi ma soprattutto la lotta a terre con il kimono. Tante posizioni e molte finalizzazioni utili per il vale tudo ed è grazie ad essa che con il nostro team abbiamo riportato sempre ottimi risultati nel campo delle MMA.
KM – Che differenza passa tra un combattimento di specialità (Kick-boxig, Judo, Boxe ecc…) e uno di MMA?
Luca - Le MMA a differenza di altre discipline non lasciano spazio ad errori poiché il tuo avversario ti può colpire sia in piedi che a terre. L'arbitro difficilmente interrompe il combattimento almeno che non ci sia una resa o si finisca al di fuori dall'aria di combattimento, sempre che si combatta nel ring. Dico questo perchè mi è capitato di combattere nell'evento X-C1 dove si combatteva all'interno della gabbia, non perché siamo animali, come molti ignoranti di questa disciplina possono pensare, ma perchè la gabbia veramente non permette errori. Non ci sono corde che permettono il rimbalzo ed è li che, secondo me, si vede la tecnica dei combattenti.
KM – Cosa ne pensi del fatto che le MMA e gli sport da combattimento in generale, hanno poco spazio nei media?
Luca - Mi dispiace solo che in Italia tutto questo non si veda e non se ne parli eccetto che sui blog o sulle riviste specializzate. Sarebbe bello portarla anche in seconda serate non solo per far conoscere questa dura arte marziale al momento credo la più completa per quanto riguarda gli sport da combattimento a contatto pieno, ma anche solo per premiare tutti noi atleti che giorno dopo giorno ci alleniamo facendo molti sacrifici. Su questo, comunque, sono ottimista è spero solo che sia questione di tempo e che presto ci diano il nostro giusto spazio in tv.
…comunque tv o non tv, provate questa disciplina, affrontatela con lo spirito giusto ma soprattutto con il maestro giusto. Io non avrei vinto quello che ho vinto se non avessi avuto il mio maestro a fianco, e non abbattetevi se verrete sconfitti avvolte si vince di più con una sconfitta che con la vittoria.......
KM - Grazie Luca...alla prossima...
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