Storia delle MMa. Il Conde Koma. Le origini del BJJ.


DOPO 13 ANNI DI STUDI, IL JUDOKA BRASILIANO, RILDO HEROS DE MEDEIROS, RICOSTRUISCE LA STORIA DEL GIAPPONESE CHE INSEGNO' IL JU-JITSU A CARLOS GRACE.



Maeda
l'uomo che portò il Jiu-Jtsu in Brasile

Fu Maeda a portare il Ju Jitsu in Brasile. Maeda nasce il1878 nella Prefettura di Aomori. Da giovane impara il Ju Jitsu della scuola Tenshin Shin’yo Ryu e a 18 anni si reca a Tokyo. La sua iscrizione al Kodokan é del 1897.
Maeda é alto 164cm e pesa 70kg, é molto tenace ed ha una predisposizione naturale per il Judo che lo porteranno a diventare uno degli allievi più promettenti del Kodokan.
Nel 1904, insieme ad uno dei suoi istruttori, Tsunejiro Tomita, si reca negli USA. Si esibiscono insieme all’accademia di West Point, ma é un insuccesso. Fanno vedere dei Kata che risultano troppo complessi per la pragmatica mentalità americana e vengono sfidati da uno studente campione di “wrestling”.

Maeda accetta la sfida e, pur non conoscendo le regole di quel tipo di lotta, continua a combattere fino a quando con una leva costringe l’avversario alla resa. A quel punto, gli americani vogliono vedere Tomita pensando che, in quanto maestro di Maeda, sia il più bravo dei due. Ma Tomita aveva già passato la quarantina e non era più nel fiore degli anni, ma per onor di firma accetta ugualmente la sfida con il risultato di doversi arrendere al suo pimpante avversario.
Dopo questi avvenimenti i due si separano, Tomita per andare sulla West Coast, Maeda per recarsi a New York. Maeda, dopo aver vinto alcuni incontri/sfide comincia ad insegnare all’università di Princeton, ma gli studenti mal si adattaano al modo d’insegnare giapponese e dopo poco tempo abbandonano gli allenamenti.
In quel periodo Maeda viene contattato per un incontro professionistico e, poiché l’attività d'insegnante non funziona molto bene, accetta. Questa decisione era un’aperta violazione dei regolamenti Kodokan che vietavano ai loro membri qualunque tipo di attività professionistica. Il suo sfidante, “butcherboy” (il macellaio) di Brooklyn, é sconfitto e la vittoria rialza gli animi di tutta la comunità giapponese di New York. Da quel momento inizia la carriera professionistica di Maeda, che lo porterà in giro per tutto il mondo.
Nella sua trasferta spagnola, nel 1908, acquisisce il soprannome di “Conde Koma”. Maeda appariva sempre come una persona triste e preoccupata, in giapponese “komaru”, per cui egli stesso si definiva come “Maeda Komaru”. Un conoscente spagnolo suggerì il nomignolo di “Conde” e cioé Conte, da cui, per sintesi, “Conde Koma”, soprannome che, più tardi, diventerà parte del suo nome legale.
A Londra legge su un giornale che un lottatore Russo sostiene che il wrestling é superiore al Judo e lo sfida pubblicamente, ma il russo si tira indietro dicendo che l’articolo non era esatto.
Maeda viaggia attraverso tutta l’America Latina e insieme al suo amico Sanshiro Satake visitano USA, Mexico, Cuba, Honduras, Costa Rica, Panama, Colombia, Ecuador, Perù (dove incontrano Laku, un maestro di ju-jitsu, che insegnava presso la polizia Peruviana), Cile, dove contattano un altro combattente, (Okura), Argentina (dove incontrano Shimitsu) e Uruguay. Con questo gruppo, Koma fa la sua prima esibizione in Brasile a Porto Alegre. Quindi é la volta di Rio de Janeiro, San Paulo, Salvador, Recife, San Luis, Belém (nel Ottobre del 1915) e finalmente Manaus, nel 18 Dicembre dello stesso anno. La prima uscita del gruppo giapponese, a Manaus, organizzata dal manager Otavio Pires Junior, il 20 Dicembre 1915, avviene al Teatro Politeama. Sono presentate tecniche di leva articolari, difese da attacchi di vario tipo, prese articolari, dimostrazioni con armi giapponesi e sfide al pubblico presente. Con il crescente successo delle esibizioni crescono anche le sfide. Alcune volte sono pugili, come Adolfo Corbiniano, dalle Barbados o specialisti di lotta greco-romana, come Arab Nagib Asef e Severino Sales. A quel tempo Manaus vive il boom della raccolta della gomma e così i combattimenti sono sostenuti da scommesse milionarie, fatte dai “baroni” delle piantagioni della gomma. Dal 4 all’8 gennaio 1916 il tour amazzonico é compiuto. Nei giorni successivi Maeda, insieme a Okura e Shimitsu, s’imbarca per Liverpool in Inghilterra, dove resta fino al 1917

Nonostante tutta la sua importanza per la storia del Jiu-Jitsu e del Vale Tudo, Mitsuyo Maeda non era mai stato studiato in profondità e con la serietà che meritava l'uomo che insegnò il Jiu-Jitsu a Carlos Gracie; quest'ultimo assieme al fratello Helio, sviluppò tecniche e rese possibile la diffusione del Jiu-Jitsu e delle MMA in tutto il mondo. In sintesi quello che sappiamo è che Maeda Koma era un campione giapponese di Jiu-Jtsu e che nel 1917 arrivò nella città di Belem con una missione diplomatica, che aveva l'obiettivo di dare aiuti all'enorme colonia giapponese esistente nello stato di Parà. Li conobbe Gastao Gracie e divennero grandi amici.
La grande amicizia spinse Maeda ad insegnare al figlio di Gastao, Carlos Gracise , i segreti dell'arte del Jiu-Jtsu, con la condizione che passasse quella conoscenza solo ai suoi parenti, perchè per un giapponese insegnare quei segreti ad un occidentale corrispondeva ad un crimine contro la patria.
L'interesse di Rildo per la storia di Koma cominciò nel 1993, in una competizione di Judo, a Porto Alegre, quando l'amazzone conobbe il maestro giapponese 6° Dan Makoto Inokuma. Lui pensava che il Konte Koma fosse passato da Manaus prima di stabilirsi a Belem nel 1917 e chiese aiuto a Rildo Heros per verificare la sua teoria.
Rildo trovò testimonianza nel giornale "O Tempo" del dicembre 1915. Secondo la pubblicazione il giapponese era arrivato con il suo gruppo facendo delle dimostrazioni pubbliche di lotta nel teatro Polytheama su una carrozza aperta e in abiti orientali. Il maestro era arrivato con altri quattro allievi: Sakate, Lacu, Okura e Schimitsu realizzando incontri ed esibizioni in diversi stati fino ad arrivare a Manaus. Secondo diversi giornali, Maeda e i suoi allievi, si esibivano in lotte di resistenza sfidando qualsiasi persona di qualsiasi specialità(pugilato, Capoeira, Lotta Libera). Di solito pochi duravano più di un minuto perchè venivano subito finalizzati, soprattutto con chiavi al braccio che erano il suo forte.
Molti testi indicano che Maeda voleva diffondere il Jiu-Jitsu da combattimento andando contro il volere del suo maestro, Jigoro Kano, che voleva divulgare la versione sportiva che poi avrebbe chiamato Judo.
Gastao e Koma si conobbero all'American Circus, dove Koma aveva sfidato Alfredo Leconte, che all'epoca era l'ercole del circo. Dopo quel giorno i due divennero molto amici. In seguito nel 1916 Koma aprì un'accademia presso i saloni del Cinema Teatro Moderno dove impartì lezioni a Carlos Gracie. Così fecero pure i discepoli di Maeda che aprirono molte accademie in varie parti del Brasile. Sakate, per esempio, aprì un'accademia a Manaus. Sakate divenne anche maestro di Vinicius Ruas, zio di Marco Ruas creatore del Ruas-Vale Tudo. Vinicius (al momeento dell'articolo), è un 7° Dan di Judo è ricopre incarichi nella federazione di Judo di Rio De Janeiro. In seguito Maeda ritona in Giappone dove fa pace con Jigoro Kano che lo premia col 7° Dan per averlo aiutato a divulgare il suo Judo. Nel 1924 Koma ritorna in Brasile, a Belem, dove inizia a insegnare il Judo ai bambini. Finisce così, per lui, l'epoca delle lotte ,delle sfide e del Jiu-Jtsu. Ma ormai il Brasilian Jiu-Jtsu era nato.


Maeda sostenne all’incirca 2000 combattimenti nell’arco della sua carriera perdendone solamente due. Combatté in tutto il mondo e divenne una leggenda vivente. Maeda considerava il Judo come l’estrema forma di difesa personale. Per lui la boxe o il wrestling erano solamente degli sports con delle regole.
La sua strategia era di partire con un colpo di gomito oppure con un calcio basso, proseguire con una proiezione e quindi finire l’avversario a terra con uno strangolamento o una leva. Si racconta che abbia studiato le taryu shiai judo, tecniche di judo usate negli incontri contro le altre scuole di Ju Jitsu e selezionato quelle più efficaci.
Studiò la boxe e il wrestling al fine di scoprirne i punti deboli, per es. usare la lotta a terra contro i pugili. Maeda viaggiò attraverso tutto il mondo e imparò dalle sue dirette esperienze, mettendo a punto, gradualmente, una sua espressione personale del Judo. Esso comunque nasceva dal Judo utilizzato al Kodokan a cavallo tra ‘800 e ‘900, un Judo ancora molto vicino al Ju Jitsu, ricco di leve e strangolamenti e altre tecniche che più tardi furono eliminati per la loro pericolosità.



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