Sabato scorso l'ex "Supercafone" ha pagato lo scotto della sua troppo veloce carriera nelle MMA. Troppo veloce la sua scalata al titolo e troppo poca esperienza nell'ottagono. Potenza e prestanza fisica non possono bastare, allora sarebbe troppo facile, e come diceva una nota pubblicità di copertoni(con Ronaldo come testimonial) "la potenza è nulla senza controllo", dove il controllo è la tecnica, quella appresa col sudore e con tanti incontri.
Ma questo non fa di Lesnar un perdente. Infatti nonostante la sconfitta rimane il miglior uomo UFC. Il migliore per quando riguarda i "ricavi", naturalmente. Il suo punteggio al box office è 10/10 e un noto sito sportivo americano lo mette fra i primi cinquanta atleti con grosso potere commerciale. I suoi muscoli, la sua fisicità, il suo passato in WWE, ne fanno una indiscussa figura di culto. Alla sua amabilità ci sta lavorando.
Dana White dichiara "Quando viene colpito le sue mani cadono a pezzi", ma il presidente dell'UFC sa che Brock può vincere o perdere, ma che riempirà sempre le casse della sua organizzazione. E scommetto che già si "frega" le mani pensando al rematch.
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