MA LA BOXE NON E' IL CALCIO.
Un pugno in faccia è violenza! Un armbar al braccio è Violenza!
Vogliamo insegnare questo ai nostri figli?
E allora la RAI, televisione di stato, ha ben pensato di relegare in seconda serata e col bollino rosso, naturalmente, quelli che noi, a torto, pensiamo siano sport, ma che invece non sono nient'altro che violenza da nascondere alla visione dei nostri bambini.
Così Boxe, Lotta, Taekwondo e Judo, tanto per parlare di quei barbari sport che sono anche olimpici, potremo vederli a ora tarda.
Via invece al Calcio!
Quello si, vuoi mettere. Quello riempirà le nostre domeniche e se siamo fortunati i nostri sabati e i mercoledì di coppa.
I nostri figli, che dobbiamo proteggere dal male degli sport da combattimento, potranno vedere in TV campioni ed esempi tipo Zidane, che molla una testata al corpo di Materazzi, del "Pupone" Totti uomo simbolo e capitano della Roma e della Nazionale che sputa in faccia al suo avversario.
Avete mai visto un lottatore dare una testa al suo avversario? Un Judoka sputare in faccia all'arbitro?
No! Ecco allora perché. Cosa avrebbero da insegnare questi sport da combattimento?
I boxer si fronteggiano con i guantoni se le suonano di santa ragione ma colpiscono sempre d'avanti.
Invece, i bravi calciatori, colpiscono l'avversario a tradimento, lo scalciano da dietro, lo atterrano si ma solo perché avrebbe segnato e poco importa se gli rompono una caviglia. Insomma niente violenza ma solo esempi da mostrare e rimostrare in televisione che facciano da monito ai nostri giovani.
I Judoka. Incredibile!
Si inchinano, prima e dopo la lotta, al proprio avversario senza mai fare apprezzamenti alla madre di quest'ultimo.O alla sorella.
Quelli del Taekwondo, poi, usano i caschetti. Lo vedreste voi Ibrahimovic colpire il suo avversario, non con uno sberlone sulla testa, ma sul caschetto!?!
Non si può. Il caschetto è violenza.
Il pugilato poi, arte nobile. Dai. A chi la volete dare a bere. Neanche gli inglesi ci credono più.
Le migliori scazzottate si fanno nei sottopassaggi degli spogliatoi. La si. La si ci mena senza guanti. Lo possiamo vedere bene ogni santa domenica. Sulla Rai naturalmente.
E così allontanate i vostri figli dai Dojo, dai ring, dai tatami, fateli scalciare sui campi di calcio che sono la metafora dei nostri tempi, e se va male fateli entrare tra i supporter di qualche squadra di calcio a tifare, a urlare, a inveire, a mostrare striscioni. Anche questo è sport. Non lo sapevate?
La Rai non ve lo ha detto?
Vogliamo insegnare questo ai nostri figli?
E allora la RAI, televisione di stato, ha ben pensato di relegare in seconda serata e col bollino rosso, naturalmente, quelli che noi, a torto, pensiamo siano sport, ma che invece non sono nient'altro che violenza da nascondere alla visione dei nostri bambini.
Così Boxe, Lotta, Taekwondo e Judo, tanto per parlare di quei barbari sport che sono anche olimpici, potremo vederli a ora tarda.
Via invece al Calcio!
Quello si, vuoi mettere. Quello riempirà le nostre domeniche e se siamo fortunati i nostri sabati e i mercoledì di coppa.
I nostri figli, che dobbiamo proteggere dal male degli sport da combattimento, potranno vedere in TV campioni ed esempi tipo Zidane, che molla una testata al corpo di Materazzi, del "Pupone" Totti uomo simbolo e capitano della Roma e della Nazionale che sputa in faccia al suo avversario.
Avete mai visto un lottatore dare una testa al suo avversario? Un Judoka sputare in faccia all'arbitro?
No! Ecco allora perché. Cosa avrebbero da insegnare questi sport da combattimento?
I boxer si fronteggiano con i guantoni se le suonano di santa ragione ma colpiscono sempre d'avanti.
Invece, i bravi calciatori, colpiscono l'avversario a tradimento, lo scalciano da dietro, lo atterrano si ma solo perché avrebbe segnato e poco importa se gli rompono una caviglia. Insomma niente violenza ma solo esempi da mostrare e rimostrare in televisione che facciano da monito ai nostri giovani.
I Judoka. Incredibile!
Si inchinano, prima e dopo la lotta, al proprio avversario senza mai fare apprezzamenti alla madre di quest'ultimo.O alla sorella.
Quelli del Taekwondo, poi, usano i caschetti. Lo vedreste voi Ibrahimovic colpire il suo avversario, non con uno sberlone sulla testa, ma sul caschetto!?!
Non si può. Il caschetto è violenza.
Il pugilato poi, arte nobile. Dai. A chi la volete dare a bere. Neanche gli inglesi ci credono più.
Le migliori scazzottate si fanno nei sottopassaggi degli spogliatoi. La si. La si ci mena senza guanti. Lo possiamo vedere bene ogni santa domenica. Sulla Rai naturalmente.
E così allontanate i vostri figli dai Dojo, dai ring, dai tatami, fateli scalciare sui campi di calcio che sono la metafora dei nostri tempi, e se va male fateli entrare tra i supporter di qualche squadra di calcio a tifare, a urlare, a inveire, a mostrare striscioni. Anche questo è sport. Non lo sapevate?
La Rai non ve lo ha detto?