Psicologia Marziale. 5 approcci al Miglioramento Personale.


 Come si migliora? 5 approcci al Miglioramento Personale, nelle Arti Marziali, negli Sport di Combattimento, e in ogni capacità della vita.

 I repertori di esperienze e le nostre capacità si arricchiscono tramite diverse modalità.
Ne illustro alcune tra le più significative:
                                           
1.       prova ed errore diretto: passare attraverso l’errore, provare, tentare, è spesso la modalità più efficace per scoprire la strada giusta, arricchita dalla guida di un mentor o tutor che evitino di danneggiarsi eccessivamente e aiutino a raccogliere feedback e apprendere dall’esperienza; il ruolo essenziale di un buon coach è quello di preparare situazioni che siano a volte “leggere” e a volte “sfidanti”, alternandole, e definendo il grado di sfida giusto. Inutile far fare un combattimento vero ad un principiante con un super-professionista. Si distruggerà solo. Inutile mettere come primo “compito” ad uno che stia imparando l’inglese il fatto di fare una telefonata in Inghilterra. Dosare il giusto grado di sfida è compito del Coach veramente preparato.
2.       affiancamento ed osservazione: analisi del comportamento altrui. Questa tecnica non costruisce uno schema psicomotorio permanente (non è sufficiente osservare qualcuno per far entrare completamente una abilità) ma ne rende più facile la comprensione e l’assimilazione; guardare incontri, filmati, dimostrazioni, fermarsi a guardare gli altri, genera apprendimento.
3.       active training: le tecniche di formazione attiva (active training) – tra cui il role playing e la simulazione, i giochi e i test, i project work e la realizzazione di progetti – attivano l’apprendimento basato sull’esperienza e si prefiggono di creare repertori di vissuto pratico, ai quali il soggetto possa attingere concretamente nello svolgimento della performance;
4.       esperienza sintetica: Training Mentale. Si tratta di attività di training psicologico che utilizzano la visualizzazione mentale. Esempio, in campo sportivo, rivedere mentalmente l’azione, o ripercorrere una gara mentalmente allenandosi a rilevare gli errori in ogni sua fase, o nel basket, praticare mentalmente e visualizzarsi in tiri al canestro sempre migliori. L’unione di training reale e training mentale ha prodotto in condizioni sperimentali effetti superiori al solo allenamento, in diverse discipline. Utilizzata in campo manageriale, la tecnica di visualizzazione può essere utilizzata per rivisitare un evento quale la riunione, una presentazione in pubblico, una vendita, e altre attività;
5.       auto-osservazione: osservarsi, rivedersi all’opera, poter ricevere feedback sul lavoro svolto, è uno strumento importante. Si possono vedere filmati di se stessi in azione e riesaminarli con l’aiuto di un coach preparato, che aiuti a trovare le aree su cui lavorare. L’osservazione può essere praticata su materiali registrati o audiovisivi, ed è fondamentale un lavoro di feedback sincero da parte del coach, oltre alle autoanalisi svolte dal cliente.

Qualsiasi tecnica scegliate, non smettete mai di crederci.
Cambiatele provatele tutte, provatele in combinazione.
Non ci sono limiti al miglioramento, e mentre le capacità fisiche hanno alcune barriere dettate dalla genetica, non per questo dobbiamo pensare che non valga la pena allenarci. Allenarsi bene produce miracoli.
E anche  le capacità psicologiche sono assolutamente lavorabili, sono frontiere ancora da esplorare e ricche di pietre preziose.
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Di: dott. Daniele Trevisani – Mental Trainer & Coach - Facebook address http://www.facebook.com/dr.daniele.trevisani - Personal website www.studiotrevisani.it 

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Note articolo:

© Articolo elaborato dall’autore, con modifiche, dal volume “Il Potenziale Umano” di Daniele Trevisani, Franco Angeli editore, Milano. Approfondimenti del volume originario sono disponibili anche al link www.studiotrevisani.it/hpm2   -
– Non sono ammesse modifiche al testo.
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