JUDO. Al Grand Slam Di Tokyo Torna Elio Verde.
La patria del Judo è sempre un teatro ambito da ogni lottatore, soprattutto dai judoka.
Elio Verde, 5° ai giochi olimpici di Londra, sceglie Tokyo per il suo ritorno, dopo cinque mesi di stop per l'infortunio patito a Giugno durante i Giochi del Mediterraneo.
Elio si presenta sul tatami del Tokyo Metropolitan Gymnasium, dalla capienza di 10.000 posti e costruito appositamente per ospitare gli sport da combattimento, in buona forma e fortemente motivato.
Davanti a lui al primo turno, si presenta il francese Dimitri Dragin, osso duro ed ex campione del mondo universitario. E' un test difficile per l'italiano dopo mesi lontano dall'elite del Judo, ma lui e pronto ad affrontare il duro match.
Ci prova fino all'ultimo secondo, Elio, ma alla fine deve cedere per uno Yuko(punto minimo).
Il francese poi vince altri due match, ma si ferma a sua volta col vincitore del torneo della categoria 66kg, il giapponese Tomofumi Takajo.
Serena alla fine del match la dichiarazione di Elio Verde che dice “Ero tranquillo e convinto perché mi sono preparato bene, in particolare in questi venti giorni trascorsi in Giappone. È stato un incontro difficile, forse sono stato un pò troppo cauto, ma non gareggiavo ad alti livelli da tempo e poi c’è stato anche l'infortunio. In ogni caso Dragin è fra i più forti, per come sto adesso va bene così, cercavo sensazioni positive e le ho trovate, per l’anno prossimo voglio continuare così”.
Alla fine il Giappone conquista 11 medaglie d'oro su 14 e la fa da padrona nel vero senso della parola.
Risulta invece poco chiaro il fatto che in un torneo così prestigioso, sia solo un italiano tra nazionali maschili e femminili, a partecipare su 336 atleti iscritti.
Elio Verde, 5° ai giochi olimpici di Londra, sceglie Tokyo per il suo ritorno, dopo cinque mesi di stop per l'infortunio patito a Giugno durante i Giochi del Mediterraneo.
Elio si presenta sul tatami del Tokyo Metropolitan Gymnasium, dalla capienza di 10.000 posti e costruito appositamente per ospitare gli sport da combattimento, in buona forma e fortemente motivato.
Davanti a lui al primo turno, si presenta il francese Dimitri Dragin, osso duro ed ex campione del mondo universitario. E' un test difficile per l'italiano dopo mesi lontano dall'elite del Judo, ma lui e pronto ad affrontare il duro match.
Ci prova fino all'ultimo secondo, Elio, ma alla fine deve cedere per uno Yuko(punto minimo).
Il francese poi vince altri due match, ma si ferma a sua volta col vincitore del torneo della categoria 66kg, il giapponese Tomofumi Takajo.
Serena alla fine del match la dichiarazione di Elio Verde che dice “Ero tranquillo e convinto perché mi sono preparato bene, in particolare in questi venti giorni trascorsi in Giappone. È stato un incontro difficile, forse sono stato un pò troppo cauto, ma non gareggiavo ad alti livelli da tempo e poi c’è stato anche l'infortunio. In ogni caso Dragin è fra i più forti, per come sto adesso va bene così, cercavo sensazioni positive e le ho trovate, per l’anno prossimo voglio continuare così”.
Alla fine il Giappone conquista 11 medaglie d'oro su 14 e la fa da padrona nel vero senso della parola.
Risulta invece poco chiaro il fatto che in un torneo così prestigioso, sia solo un italiano tra nazionali maschili e femminili, a partecipare su 336 atleti iscritti.
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