MUAY THAI. Intervista Esclusiva a Mathias Gallo Cassarino.
E' sulla scena dei ring della Muay Thai da quando aveva 12 anni. Del suo caso si è occupato anche Maurizio Costanzo. Kombatmagazine, grazie al padre Roberto, realizza questa intervista esclusiva a un giovane "talento" che ha fatto e farà parlare di se
Sei cresciuto da quando uscirono le prime notizie su di te! So che hai appena fatto il compleanno il 19 Dicembre , Mathias quanti anni hai?
Si , ho 19 anni.
Cos’è per te la Muay Thai ?
Per me la Muay Thai è un modo di realizzarsi e creare qualcosa di concreto nella vita. Ovviamente anche un divertimento e ultimamente una professione.
Oggi sei considerato "l’orgoglio Italiano" in Thailandia e le tue imprese fanno notizia in Italia e nel mondo. Ma ho scoperto che il tuo primo match a soli 12 anni è andato in onda sulle reti Mediaset grazie a Maurizio Costanzo, ma non era per elogiarti , spiegaci cos’é successo ?
Be, sono onorato di essere considerato l’orgoglio Italiano in Thailandia!
E si per quanto riguarda la notizia del primo match, Maurizio Costanzo ha convocato mio padre Roberto alla sua trasmissione Tutte le Mattine, in cui si sono discussi diversi casi di maltrattamento. Costanzo guardando il mio incontro e leggendo notizie ha pensato che fosse una forma di “maltrattamento minorile”. Lui secondo me non ne ha colpe, il problema è dell’ignoranza generale in Italia per quanto riguarda la cultura della Muay Thai e della Thailandia in se.
Fatto sta che mio padre fu convocato e si presentò alla trasmissione pensando di poter discutere apertamente di questo argomento mentre invece la parola gli è stata data molto poco, a parlare sono stati Costanzo e un team di medici e psicologi ovviamente anche loro con una grossa lacuna su l’argomento. In ogni caso anche se molti altri Italiani avranno pensato che mio padre è un “pazzo” a lasciarmi salire sul ring a 12 anni, è stata anche un ottima pubblicità!
Da anni si parla di una tua partecipazione ad un importante evento in Italia ma nonostante se ne parli non ci sono mai state conferme ufficiali. Pensi che il pubblico Italiano avrà presto il piacere di vederti ?
Si, se ne parla è vero ! Mio padre e Christian Daghio sono certo che faranno accordi giusti perché questo accada quanto prima. Io farei con piacere un match professionistico in Italia , perché non ho mai avuto l’occasione e mi piacerebbe combattere davanti a tutti i miei parenti e i tantissimi in Europa ,che da anni mi seguono e mi chiedono spesso quando salirò su un ring Italiano e anche per essere (per una volta!) il pugile di casa e avere tutto il pubblico dalla mia parte, cosa che qua in Thailandia o in Asia succede raramente dato che combatto con avversari che sono molto spesso a casa loro.
Tu accetti solo ingaggi di Muay Thai full rules come Giorgio Petrosyan accetta solo K1 rules ? è una scelta "categorica" ?
Questo lo decido sempre insieme a mio padre e Christian. Tendenzialmente per ora accetto solo incontri di Muay Thai per un motivo molto semplice: qui in Thailandia ci si allena per fare Muay Thai e se dovessi in futuro combattere di K1 dovrei cambiare allenamento per un qualche mese prima dell’incontro e questo potrebbe influenzare i miei match qui in Thailandia di Muay Thai.
Qual è stato l’avversario più difficile che hai incontrato?
Avversari difficili ce ne sono stati diversi quindi non saprei quale sia stato il più difficile, ma posso elencarne qualcuno : Un Olandese mezzo Thai portato da Albert Kraus qualche anno fa qui in Thailandia, Leonard Nganga un Keniota durissimo e un Cambogiano che mi tagliò 2 volte nelle prime due riprese e li’ ho pensato per un attimo di mollare perché perdevo molto sangue, non c’era ne’ mio padre ne’ Christian all’angolo e mi trovavo in una bolgia di Cambogiani eccitati che volevano solo che il pugile di casa continuasse a tagliarmi. All’angolo ho avuto il giusto aiuto e ho deciso di cambiare strategia e proseguire, ho portato a casa un pari e 15 punti di sutura fatti su una sedia di plastica in mezzo al fango dovendo tranquillizzare la mia povera madre terrorizzata.. ma come si dice Tutto fa esperienza !
Tu hai combattuto con atleti di svariate nazionalità , ritieni che i Tailandesi siano gli avversari più temibili e se ‘si’ perché ?
Penso che dipenda da con chi si è abituati a combattere. Affrontare un Thailandese può dare qualche preoccupazione in più a livello mentale ma quando ci sei abituato non fa differenza, anzi, personalmente spesso (a pari livello) sul ring trovo più difficile combattere con un Farang che con un Thai, semplicemente perché la gran parte dei Thai a livello medio-alto hanno uno stile e una strategia per me prevedibile. Oggi credo che i giovani ‘farang’ come ad esempio Antoine,Leo Pinto, Cosmo ecc. siano più temibili di tanti Thai perché hanno unito ‘al meglio’ l’esperienza Thai all’esperienza Europea, infatti la scuola di Christian, il Pattaya Kombat ha questo vantaggio : allenatori Thai e management Europeo.
A soli 17 anni avevi già al tuo attivo : Un mondiale WMC a.d. vinto alla Queen Cup , Un Bonzo al mondiale IFMA e un Oro al mondiale WMF . Come ci si sente a quell’età ad essere già a quei livelli ? Come hai vissuto queste esperienze senza come dire ‘montarti la testa’ ?
Vivendo in Thailandia si impara ad essere umili e dopo ogni match vinci o perdi torni al camp ad allenarti con la stessa testa e soprattutto con maggiore voglia. Poi so che pur essendo un buon risultato voglio ancora fare tanta strada e farò tutto ciò che occorre per prendermi le mie chance di arrivare in vetta.
A 18 anni hai anche infranto un muro importante che vuole che non sia concesso ad atleti non Tailandesi l’onore di competere per la cintura di campione di Thailandia per la federazione professionistica Tailandese. Tu hai ottenuto la cintura di campione di una delle provincie del SUD della Thailandia . Ora cosa regalerai ai tuoi fan nel tuo 19nnovesimo anno ?
Beh, si quella è stata una bella soddisfazione perchè mi fa sentire davvero integrato nel mondo della Muay Thai in Thailandia. Per il 2012, non posso prevedere il futuro ma mi alleno ogni giorno e combatterò al meglio per portare a casa altri titoli importanti per me, per la mia famiglia, per il camp e per l’Italia.
Mathias chi è la tua fonte di ispirazione ? Cioè chi sono i campioni a ci ti ispiri ?
Il mio idolo è Buakaw, il mio obbiettivo e di arrivare ad essere conosciuto, seguito e stimato da tutti in Thailandia, in Italia e nel mondo! Parlando di esempi ‘farang’ bhè ovviamente Ramon Dekkers, ho sempre pensato che le sue orme sono quelle da seguire perché è forse ancora l’unico ad aver ottenuto il ‘vero’ successo in questo paese. Nel 1992 quando sono nato io lui ottenne in Thailandia il premio ‘Fighter of the Year’ nessun farang ‘per ora’ è mai arrivato a tanto ! Se parli invece di atleti con cui mi alleno e mi ispirano a crescere giorno per giorno , bhe senza dubbio Christian Daghio dai tempi del match con Somrak Kamsing ad oggi che accetta ancora sfide con avversari 10 kg. più grossi di lui e come giovani atleti, come me, stimo molto Antoine e Leo Pinto.
Cosa suggerisci a tutti i giovani ragazzi Italiani che si avvicinano alla Muay Thai e hanno voglia di combattere e avere un successo come il tuo ?
A 10 anni il mio primo maestro Thai Mr. Deng , mi scrisse su una lavagna il mio programma di allenamento e al fondo come vedi nella foto c’era scritto ‘Practice Everyday’ . Quando non riuscivo a fare quello che facevano i bambini Thai mi diceva solo : Every day, every day, every day. Ops, ho appena svelato il segreto della fabbrica di campioni in Thailandia e nel mondo. Aggiungo che per farlo ‘ogni giorno’ il vostro cuore deve essere perso nella Muay Thai e dovete avere un grande sogno da realizzare…I sogni si avverano ragazzi ..basta crederci fino in fondo e ‘never give up’.
Io ringrazio te per averci concesso questa intervista e tu chi vuoi ringraziare ?
Intanto Grazie mille a voi per avermi intervistato! Vorrei ringraziare il mio coach e manager Christian Daghio, mio padre Roberto, il mio allenatore Yai e infine per quanto riguarda l’ultimo match vorrei ringraziare la famiglia Pinto con cui è nato un ottimo feeling.